Alexander Liberman

opere grafiche
2RC Roma – Milano – 1985

Ischia 3 – 1978

incisione

Roma 5 – 1976

incisione

Senza titolo’1
Senza titolo’3
Testo di Valter Rossi di La vita è segno

L’importante scultore americano ne era stato uno dei fondatori ed era in quel momento uno dei massimi esponenti della società editoriale Condé Nast, proprietaria fra l’altro della rivista “Vogue”.

Avevamo già preso appuntamento dal precedente inverno e non fu difficile installare un piccolo studio nell’Hotel Regina Isabella, dove risiedevano. 

Occupammo, per alcuni procedimenti tecnici, una parte della grande cucina dell’Hotel la cui direzione si offrì generosamente e curiosamente di collaborare con le nostre stranezze.

Le lastre di rame entravano nel forno ed uscivano assieme a biscotti, torte ed altro genere di cibi, all’inizio con diffidenza da parte dei cuochi, poi con sempre maggiore curiosità e interesse.

Nacquero da quell’incontro una serie di incisioni piene di dinamismo ed immediatezza che, probabilmente, non fummo più in grado di ripetere nei lavori che facemmo a Roma negli anni a seguire.

Il modo di impostare, e forse di dissacrare, il lavoro dello stampatore in quella sede, fu sicuramente visto come un’impresa positiva da Helen Frankenthaler… che, in quei giorni, era ospite di Alexander ad Ischia. Helen ci propose di fare una esperienza di incisione con lei a Roma a settembre, prima del suo rientro a New York. Forse pensava di trovarsi implicata in una situazione simile a quella vissuta da Alexander.