Pierre Alechinsky

pittura
2RC Roma – 2001

Bauxite

2001

A bonne bouille

2001

Veine de blanc prinéral

2001

Quattordici tele di grandi dimensioni, tutte prodotte in quest’ultimo anno, si aggiungono alla produzione artistica di Pierre Alenchisky.

Nato nel 1927 a Bruxelles l’artista belga appartiene a quella generazione che ha caratterizzato l’Europa artistica dell’immediato dopoguerra, quando riesce a contrapporre agli stili dominanti dell’epoca, un nuovo rapporto con i materiali, il gesto creativo e il segno, proponendo nuove forme artistiche in contrasto con l’accademismo di regime e con le figurazioni dure e audaci che lo caratterizzavano. Nel 1949 aderisce al movimento Nordeuropeo denominato Cobra (il nome deriva dalle prime sillabe delle città di origine degli artisti aderenti: Copenhagen, Bruxelles, Amsterdam), col proposito di trarre le fila dell’Espressionismo nordico e di riproporne l’attualità. Malgrado il suo scioglimento, avvenuto nel 1951, Pierre Alechinsky ha mantenuto, nel corso dei suoi lunghi anni di attività, uno stile tipico della tradizione nordica non abbandonando l’interesse per la cultura orientale. Immagini astratte realizzate con l’inchiostro, dal segno veloce e indefinito, si compenetrano con la materia; il risultato sono tele di grandi dimensioni che circoscritte, per la maggior parte, da cornici a sua volta dipinte dalle intense tonalità dal rosso vivo al blu e giallo acceso, rappresentano forme non ben definite appartenenti al mondo naturale, di forte spessore evocativo. L’artista guarda al mondo, con soggetti che vanno dagli alberi alle foglie, dalle sirene alle conchiglie realizzati con una grande impulsività del gesto e sicurezza del segno. Ecco che il fantastico e il drammatico danno vita a tutto ciò che di onirico e surreale si cela nella nostra immaginazio-ne. Con l’opera di Pierre Alechinsky assistiamo ad un’arte come espressione allo stato puro, portata avanti con una grande sensibilità e complessità strutturale.